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Jamie the king of men

Le serie tv sono un universo parallelo con regole, abitudini, codici di comportamento, terminologie specifiche. I fan sviluppano un attaccamento molto più forte rispetto ai ”semplici“ film: stagione dopo stagione hanno più tempo per affezionarsi ai protagonisti, sviluppare simpatie e antipatie, cercare di anticipare (a volte addirittura guidare) le scelte degli autori tv.

E gli autori a volte omaggiano i fan. Lo fanno in maniera divertente, con la modalità degli “Easter egg”, cioè dei dettagli – nella maggior parte dei casi, oggetti nascosti nelle scenografie di una determinata scena – che solo gli appassionati possono individuare e riconoscere. A volte, molto più raramente, l’omaggio viene inserito direttamente all’interno della sceneggiatura. È insomma una battuta: la frase deve dunque risultare sensata per tutti, ma ai fan dice “quel qualcosa in più” che li fa sussultare sulla sedia e gongolare. La terza stagione di Outlander ha fatto un regalo ai fan. Un regalo che riguarda Jamie. Ha messo in bocca al personaggio di Claire, poco dopo una veloce scena di passione a bordo della barca che li sta portando in Jamaica sulle tracce del giovane Ian, una battuta che nel libro non c’era. Nella quiete successiva all'amplesso, Jamie ha appena accarezzato i capelli di sua moglie, sfiorandole le ciocche nuovamente grigie. La tinta fatta poco prima di Natale sta sbiadendo: in effetti, a questo punto della narrazione sono passati all’incirca due mesi dal ritorno di Claire nel Settecento; abbastanza perché la tinta sia scomparsa, permettendo ai capelli grigi di riaffiorare.

Jamie dunque vede per la prima volta l’aspetto vero della Claire cinquantenne; non più “schermata” dall’artificio chimico della tinta per capelli, lei gli si mostra così com’è (non che sia male, eh). E lui apprezza, rivolgendo parole poetiche ai suoi capelli striati di luna. “I like the grey” dice: “The way the light hits it, like a piece of silver moonlight” (in italiano: “Mi piace il grigio. Il modo in cui riflette la luce, come se fosse un raggio di luce argentea”). Si tratta di un riferimento a una delle scene precedenti della stessa puntata, quando Claire e Jamie avevano guardato insieme la luna dal ponte della nave; ma anche e sopratutto si tratta di un riferimento alla puntata di Outlander più iconica di sempre, quella del matrimonio nella prima stagione, in cui il giovane Jamie, poco dopo aver sposato Claire e aver perso la sua verginità con lei, lodava le sfumature dei suoi capelli castani. Ma torniamo alla terza stagione, e all’omaggio degli sceneggiatori ai fan. Cosa risponde Claire a Jamie che decanta la bellezza dei suoi capelli grigi? Gli risponde “How could I not love a man who says such things? If you said that in the 20th century, you'd be the king of all men” (“Se dicessi queste cose nel ventesimo secolo, saresti il re degli uomini”). Eccolo, l’omaggio. “King of men”. Che è il nomignolo con cui i fan più accaniti chiamano Jamie. Perché? La storia risale al 2013. Quando il produttore Ronald D. Moore e la sua squadra, acquistati i diritti della saga di Outlander, cominciarono ad approntare le prime fasi della produzione della prima stagione. Naturalmente per tutti l’obiettivo principale era scritturare attori che collimassero con i personaggi descritti da Gabaldon, non solo per somiglianza fisica, ma anche e sopratutto per capacità di rendere le sfumature di ciascuno. E la sfida maggiore era, ça va sans dire, trovare il James Alexander Malcom MacKenzie Fraser e la Claire Elizabeth Beauchamp più credibili e capaci di far innamorare il pubblico televisivo ma anche e sopratutto di soddisfare le aspettative del pubblico di Outlander già esistente – i fan dei libri. In quella fase Ron Moore e i suoi stretti collaboratori cominciarono a riferirsi a Jamie come al “king of men”: il timore era che l’ufficio casting non riuscisse a trovare in tempo utile un attore capace di incarnare un personaggio con una tale quantità di caratteristiche positive. Bellezza, prestanza fisica, forza, ironia, capacità di combattere con la spada, di cavalcare, di parlare più lingue, di recitare scene d'amore appassionatamente... Trovare qualcuno in grado di essere credibile nei panni del king of men sembrava un’impresa impossibile. Invece, con grande stupore di tutti, Sam Heughan fu il primo ad essere scritturato. Il provino convinse tutti, e l’attore scozzese, all’epoca 33enne e semi sconosciuto, firmò il contratto per diventare Jamie. Ron Moore ha raccontato più volte questo aneddoto nelle interviste, e da allora la fan base di Outlander ha adottato il nomignolo. La sceneggiatrice della nona puntata ha dunque deciso di omaggiare i fan mettendo in bocca a Claire proprio quel nomignolo. E i fan, sui social network, hanno colto e molto apprezzato. © insideoutlander

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