La terza stagione di Outlander porta in scena un personaggio non nuovo, eppure nuovo. Nel corso di Voyager Fergus, come tutti gli altri personaggi, invecchia di vent'anni; ma a differenza di tutti gli altri, che erano già adulti nel libro precedente, per il piccolo orfano francese assunto e poi adottato da Jamie ciò significa passare dall'essere bambino all'essere adulto. Questo è abbastanza facile sulla carta: molto meno in video!
L'ultima volta che gli spettatori incontrano Fergus, nella seconda stagione, il bambino ha all'incirca 11 anni. Dopo Culloden, il suo destino si lega a Lallybroch: qui lui vive tutta la sua adolescenza, insieme ai Fraser, a poca distanza dalla grotta dove si nasconde il suo “milord”. Nei sette anni che Jamie trascorre in latitanza, tra il 1746 e il 1753 (nella trasposizione tv sei anni, fino al 1752), Fergus passa dunque dagli 11 ai 18 anni. Voyager poi lo perde di vista, seguendo il percorso di Jamie che si allontana da Lallybroch completamente per 11 anni, dalla primavera del 1753 – anno in cui entra in prigione ad Ardsmuir – all'autunno del 1764, quando torna a casa, “graziato”, dopo i lunghi anni a Helwater. Il Fergus che Jamie reincontra a Lallybroch, e che coinvolge nel 1765-66 nei suoi affari a Edimburgo, è ormai un uomo fatto, di trent'anni.
Questo transizione dalla fanciullezza all'età adulta è naturalmente uno dei punti critici per la trasposizione televisiva: l'unica soluzione è usare due attori. E infatti la terza stagione fa apparire Fergus bambino nella seconda puntata, ancora impersonato da Romann Berrux (il giovanissimo attore della seconda stagione), ma il Fergus che ritroviamo a partire dalla sesta puntata è un attore adulto, César Domboy – peraltro i due si assomigliano davvero tantissimo, ancora una volta straordinari i responsabili del casting! C'è però un “ma”. La seconda puntata è ambientata nel 1752. Gli sceneggiatori si prendono un grosso rischio, perché utilizzano il Fergus bambino (Berrux) per interpretare un Fergus ormai 18enne. La spiegazione che giustifica questa scelta è però tutto sommato piuttosto convincente: poiché l'episodio viene narrato attraverso le emozioni di Jamie, quel Fergus ancora bambino è quello che lui vede e conosce, quello a cui vuol bene, quello che si è preso l'impegno di proteggere quando lo ha tolto dal bordello di Parigi e l'ha portato con sè in Scozia. Il Fergus adulto che appare al suo fianco a partire dalla sesta puntata è invece un personaggio “nuovo”, cresciuto, ancora riconoscente e leale e legato a Jamie per la vita, ma anche indipendente e maturo. Una curiosità: nella settima puntata Fergus, mentre brinda in una bettola in compagnia del giovane Ian, gli racconta la sua prima volta: a 15 anni, un menage a trois con due ragazze “e un solo moi”. Si tratta di una pepata invenzione degli sceneggiatori: Diana Gabaldon in effetti non ha mai raccontato, né in Voyager né agli altri libri della saga, la prima esperienza sessuale di Fergus. Tuttavia il racconto è perfettamente in linea col personaggio, che essendo nato e cresciuto in un bordello... sarà sempre un po' libertino. © insideoutlander