È il momento più atteso della terza stagione di Outlander: il nuovo incontro di Claire e Jamie dopo vent’anni – venti e mezzo, per la precisione – di lontananza. Il primo sguardo tra loro viene anticipato negli ultimi minuti della quinta puntata, che si conclude con lo svenimento più o meno aggraziato di Jamie... e la sesta puntata è interamente dedicata alle prime 24 ore che Claire e Jamie passano insieme.
Come nel libro, il primo incontro avviene alla tipografia, poi c’è una scena ambientata nel retrobottega dove Jamie ha una sua stanza, poi lui ricorda improvvisamente di avere un appuntamento con un suo collaboratore – Mr Willoughby – e conduce Claire con sè. Dopo varie peripezie i due, ormai giunta la sera, finiscono per cenare insieme nella stanza di cui Jamie dispone in via esclusiva all’interno di un... bordello. E qui si ritrovano anche fisicamente, facendo l’amore molte volte, chiacchierando, scherzando, riscoprendo con qualche timidezza la loro intimità. La puntata estrapola dal libro moltissime frasi; si può dire che, di fatto, specialmente per quanto riguarda la lunghissima sequenza di scene ambientate al bordello sia stato fatto una sorta di copincolla delle battute scritte da Diana Gabaldon in Voyager – mischiandole però, e nella maggior parte dei casi tagliandole. Molto spesso, cioè, si tratta di frasi che l’autrice aveva inserito all’interno di dialoghi tra i due protagonisti; mentre il più delle volte nello script televisivo gli sceneggiatori, forse per esigenze di brevità, hanno scelto di lasciare magari solo le parole più famose, quelle che i fan dei libri amano e sanno a memoria, ma sfrondando e tagliando il contesto. Con risultati non sempre buoni: in molti passaggi manca un po’ il senso di insieme, e le pur bellissime, commoventi, appassionate frasi che Jamie rivolge a Claire sembrano un po’ gettate lì a casaccio, proprio perché private del contesto, del prologo, o della risposta di Claire. Tra i cambiamenti maggiori che la trasposizione televisiva apporta rispetto all’originale vi è certamente la confessione della seconda paternità di Jamie – che racconta subito a Claire, dopo aver visto le foto di Brianna, di aver avuto un altro figlio con un’altra donna, morta però di parto e mai da lui amata. Viene poi anticipato il momento dell’incontro tra Claire e Fergus, che nel libro avviene dopo la notte di Claire e Jamie al bordello, mentre nella serie è collocato proprio nel primo giorno di Claire a Edimburgo.
Nel dialogo con Fergus viene inserito un altro cambiamento piuttosto rilevante: cambia la ”versione ufficiale” dei vent’anni di assenza di Claire. Nel libro l’argomento viene affrontato in maniera molto imprecisa, e la versione ufficiale è che Claire abbia passato quei vent’anni in Francia. Ma questa versione presta il fianco a molte critiche per le sue incongruenze. Se Claire fosse davvero andata in Francia, non si sarebbe rivolta a Jared Fraser, l’abbiente commerciante di vini zio di Jamie? O comunque Jared non avrebbe in qualche modo ricevuto notizie di lei esule in Francia? (Senza contare i riflessi sul proseguo della saga, specialmente legati alla... competenza linguistica di Brianna). E se davvero Claire fosse stata in Francia, tutto sommato non così distante dalla Scozia, perché non tentare di ritrovare, se non Jamie creduto morto, almeno gli altri Fraser a Lallybroch, passato qualche anno da Culloden? La versione tv è molto più chiara al riguardo: Claire dichiara di aver passato gli ultimi vent’anni “nelle colonie”, cioè nella East coast degli Usa, non allontanandosi più di tanto dal vero (a parte il dettaglio dei 202 anni in avanti, naturalmente...). In questo modo vengono bloccate anche tutte le ipotesi sul perché non si sia più fatta viva, e perché nessuno abbia più avuto notizie di lei. E attenzione perché viene anche cambiata una famosa battuta di Claire. Nuda nel letto, dopo aver fatto l’amore con Jamie, nel libro lei gli fa qualche domanda per scoprire cosa fa nella vita, per ricominciare a conoscere la sua quotidianità. E spontaneamente, come una battuta, gli assicura “Non mi perderai, non succederà mai più. Neanche se scopro che ti sei macchiato di bigamia e di ubriachezza molesta”. Una frase-chiave, considerando gli eventi che seguiranno – perché Jamie è, in effetti, bigamo.
Gli sceneggiatori cambiano invece radicalmente il senso della frase di Claire, facendole dire “You won't lose me... Not unless you do something immoral” (“Non mi perderai, a meno che tu non faccia qualcosa di immorale”). E in effetti la bigamia è senz’altro catalogabile come qualcosa di decisamente immorale... Così l’intento è ben chiaro; nella serie tv Claire in qualche modo ha “preavvisato” Jamie del rischio che corre, e di quel che accadrà quando lei verrà a sapere della bigamia. Jamie, dal canto suo, rispetto al libro è molto più trattenuto, meno emotivo, meno coinvolto dall’arrivo di Claire. Anche nella narrazione letteraria di Diana Gabaldon era ovviamente frastornato, ma reagiva con più emozione e trasporto alla presenza della moglie appena ritrovata, e anzi, in alcuni passaggi era descritto come addirittura euforico. Mentre per tutta la durata della puntata il Jamie televisivo sembra invece un passo indietro, sempre – perfino nelle scene di passione – un po’ più freddo e distaccato di come dovrebbe essere. In linea generale, la puntata della reunion è sicuramente molto bella, ma non è quel capolavoro che i fan si aspettavano – e purtroppo non certo al livello della puntata del matrimonio, che riecheggia in molti passaggi. Il ritmo è troppo veloce in alcuni momenti (tipografia) e troppo lento in altre (pur sensuale, la sequenza dei due che si spogliano davanti al caminetto è davvero esageratamente tirata per le lunghe); l’impressione è che manchi una regia decisa, una struttura della puntata che porti gli spettatori da un inizio a una fine in maniera fluida. Resta la immensa felicità di rivedere finalmente i personaggi di Claire e Jamie insieme, dopo cinque puntate e vent’anni di lontananza. E l’auspicio che ritrovino una piena sintonia, la scintilla che li univa nelle prime due stagioni, e il loro ritmo perfettamente sincronizzato, nelle puntate da qui in avanti. © insideoutlander