Claire torna nel Settecento dopo venti anni e mezzo di lontananza. Nessuno, a cominciare da Jamie, pensava che l’avrebbe mai più vista. Quando si affaccia dalla porta della tipografia Jamie pensa che sia un fantasma, un’allucinazione: infatti sviene. La trasposizione televisiva del capitolo di Voyager (in italiano la reunion è narrata nel primo tomo, “Il cerchio di pietre”) che descrive l’incontro di Jamie e Claire è allo stesso tempo molto fedele eppure anche molto diversa dalla versione letteraria. In particolare, diverso è Jamie. Gli sceneggiatori hanno disegnato per lui un atteggiamento molto più freddo, controllato, guardingo rispetto a come Diana Gabaldon nel libro aveva descritto la sua reazione di fronte al ritorno della donna della sua vita. Innanzitutto mancano le lacrime. Jamie non piange. Non piange mai, dall’inizio alla fine della puntata. In Voyager c’è un commovente lunghissimo abbraccio in cui Claire e Jamie, seduti sul pavimento dopo lo svenimento di lui, piangono insieme esprimendo il dolore di vent’anni di lontananza. In tv non c’è neanche una lacrima. C’è grande emozione, certo; ma nessun pianto liberatorio. Questo crea anche un cortocircuito rispetto alla questione dei pantaloni bagnati: nel libro il momento molto lungo dell’abbraccio funziona da cuscinetto, mentre nella versione tv Jamie ”scatta”, sentendo l’impellente (e apparentemente improcrastinabile) bisogno di togliersi i pantaloni bagnati all’istante. Il che è un po’ bizzarro: hai di fronte la tua amatissima moglie dopo vent'anni che non la vedi, e l’unica cosa a cui riesci a pensare è che ti danno fastidio i pantaloni bagnati? Una scelta poco azzeccata. Mancano poi le lacrime anche nella scena successiva, che vede Claire mostrare a Jamie le fotografie di Brianna. Nel libro Gabaldon aveva descritto un Jamie estremamente emozionato, che non riusciva neanche a tenere in mano le foto da quanto gli tremavano le mani, e che dopo aver guardato l’ultima si chinava sul grembo di Claire piangendo, ”andando in pezzi”. La versione televisiva elimina anche qui il pianto di Jamie (qui le lacrime in effetti erano nel copione ma l'attore che interpreta Jamie, seguendo la sua interpretazione e “incarnazione” del personaggio, ha scelto di eliminarle per evitare un eccesso di melodrammaticità), e anzi aggiunge un pezzo: la confessione da parte di Jamie di avere un altro bambino, Willie, un figlio illegittimo (“a bastard”) che vive lontano da lui, ma che lui evidentemente ama molto.
I fan di vecchia data di Outlander sono rimasti particolarmente delusi da questi cambiamenti, innanzitutto perché hanno visto in qualche modo diminuita l’emozione di Jamie di fronte a quella figlia mai conosciuta. E poi perché Jamie nel libro tiene celata a Claire l’esistenza di Willie per molto tempo, e lei la scopre solo verso la fine di Voyager, in un concitato dialogo con Lord John. In realtà bisogna dire, a supporto degli sceneggiatori, che la scena è molto ben scritta, e recitata benissimo da Heughan – tanto che gli spettatori hanno quasi l’impressione di seguire il filo dei suoi pensieri, mentre si alza e va a prendere la miniatura con il ritratto di Willie. Ed effettivamente è più che plausibile che Jamie, di fronte alle foto di Brianna, per analogia desideri condividere con Claire la notizia dell’esistenza di un altro figlio, che di fatto di Brianna è un fratellastro. Ma la differenza più eclatante tra libro e versione televisiva, per quanto riguarda la reunion, non sta nelle lacrime mancanti. Sta nella scintilla mancante. La scintilla negli occhi e nel corpo di Jamie. Non c’è. Per quanto uno si sforzi di guardare, per quanto uno scruti attentamente i gesti e le espressioni del volto di Jamie, della scintilla non c’è traccia. Jamie è trattenuto. È sgomento, certo, per il fulmine a ciel sereno che è piombato nella sua vita quando Claire ha messo piede nella tipografia. Ma è anche, in un modo disturbante, poco coinvolto. Dice cose bellissime a Claire, la porta con sé nella sua giornata, passa la sera e la notte con lei, la spoglia, fa l’amore con lei molte volte. Ma non si abbandona a lei. Non c’è trasporto, non c’é appunto la scintilla, quella luce negli occhi che c’era quando la guardava nella prima e nella seconda stagione, quell’energia nelle dita quando la toccava, anche solo sfiorandole il viso. Non c’è.
Le scene al bordello sono molto grafiche, certo. C’è molto nudo, certo. Ci sono anche quei piccoli dettagli di goffaggine e imbarazzo, come lo scontro fronte-naso a letto, che Gabaldon aveva inserito in Voyager e che la trasposizione televisiva riprende e addirittura moltiplica, per dare ancor più credibilità alla scena. Due persone che si sono molto amate e desiderate e che si rivedono dopo vent’anni, temendo ciascuna che il suo corpo non piaccia più all’altro, temendo che non risponda più a dovere, desiderando l’intimità ma anche temendone l’impatto. Tutto questo c’è. Ma quando Heughan-Jamie bacia Balfe-Claire, quando la tocca, quando la stringe, non c’è quell’emozione a cui eravamo abituati dalle stagioni precedenti – sopratutto dalla prima, con puntate (come quella del matrimonio, o quella del ritorno a Leoch) che erano e restano dei capolavori di sensualità, delle vere e proprie bombe di erotismo. Qui, nella attesissima puntata della reunion, c’è tutto quello che dovrebbe esserci e anche di più, c’è oltre mezz’ora ambientata nel bordello con Claire e Jamie insieme, indisturbati. Ma la scintilla non si accende, quantomeno da parte di Jamie. Il suo volto e il suo corpo sono in scena – ma il suo desiderio è assente. Può essere che qualcuno la pensi diversamente, ma io ho percepito questo, e purtroppo una grande parte di spettatori ha percepito la stessa cosa, scrivendone nei giorni successivi alla prima messa in onda (il 22 ottobre) sui social network. Ora, pragmaticamente, le possibilità sono due.
La prima, più triste, è che la scintilla non ci sia più a causa dei due attori; forse è successo qualcosa tra i due, a livello professionale o personale, che ha cambiato la situazione rispetto a quando avevano girato insieme le prime due stagioni e sembravano talmente in sintonia da dare addirittura adito a pettegolezzi su una loro love story segreta nella vita reale (sempre smentita). Ma dovrebbe essere qualcosa di veramente molto rilevante, per arrivare a togliere a Heughan, attore straordinario, la capacità di interagire in maniera efficace sullo schermo con la sua partner Balfe. A sottrarre la maggior parte della “chimica” che li faceva scintillare nelle stagioni precedenti quando erano insieme sullo schermo – con o senza vestiti addosso. Questa possibilità dunque esiste, ma significherebbe da parte degli attori davvero una grave colpa, nell’incapacità di mettere da parte le questioni personali sul set per poter riprodurre una relazione intensa con la sua collega.
La seconda possibilità è che il contegno di Jamie, la freddezza negli sguardi e nei gesti, sia stato deciso a tavolino dallo sceneggiatore (Matthew B. Roberts) e dalla regista di questa puntata. Una scelta deliberata dunque: tirare un po’ fuori Jamie dalla scena, tenerlo distaccato rispetto alla emotività della situazione con Claire. Perché Jamie ha un segreto, ovviamente; lo sanno perfettamente coloro che hanno letto i libri, e anche gli spettatori hanno avuto vari indizi per sospettare che ci sia qualcosa che Jamie non sta dicendo a Claire, qualcosa che impatterà con forza sulla loro reunion. Dunque è possibile che, nella trasformazione dalla pagina scritta alla versione filmica, sia stato deciso che Jamie dovesse essere più freddo con Claire. Senza rinunciare a nulla delle frasi bellissime – quasi tutte tratte paro paro dal libro, come l'arcinota ”You are the most beautiful woman I have ever seen”, o la sensuale “Give me your mouth, Sassenach” – che le rivolge alla tipografia o al bordello, senza rinunciare alla riscoperta reciproca dei corpi e alla condivisione del sesso dopo vent’anni di lontananza. Ma tenendo deliberatamente spenta la scintilla. Questa seconda possibilità è quella giusta? Gli episodi successivi della terza stagione hanno portato in scena tre scene d'amore, tutte e tre ambientate sulla nave. Una frettolosa nella decima puntata, appena dopo il monologo di Mr. Willoughby – troppo veloce per poter valutare, loro due troppo affrettati e vestiti. Un'altra, nell'undicesima, è la famosa scena della zuppa di tartaruga, che però risulta, sopratutto per effetto della sfrontata ubriachezza di Claire, più divertente che erotica a dire il vero; e poi purtroppo si interrompe all'improvviso nel momento esatto in cui si arriva finalmente al dunque (e viene messo il catenaccio alla porta della cabina...). L'ultima scena di passione è nel finale di stagione, poco prima del tornado: qui torna finalmente un po' di chimica, un po' di sano erotismo tra Claire e Jamie; anche se è alquanto incongruo che Claire resti praticamente vestita per tutto il tempo. Non si può ancora dire, insomma. Se Claire e Jamie si ritroveranno davvero anche fisicamente, se nella quarta stagione gli attori chiamati a interpretarli ricominceranno a fare scintille insieme sullo schermo, allora vorrà dire che la freddezza di Jamie nella puntata della reunion sarà stata solo un espediente scelto dagli autori per inserire – con una scelta quantomeno opinabile – un elemento dissonante nel racconto televisivo del loro nuovo incontro. © insideoutlander