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Il giovane Ian

Ultimo figlio di Jenny, la sorella di Jamie, e Ian Murray da cui appunto prende il nome, “il giovane Ian” è una ventata di freschezza nel terzo capitolo della saga di Outlander. Simpatico, impacciato, innamorato dello zio, spericolato e scavezzacollo: nel tratteggiate questo personaggio Diana Gabaldon più volte sottolinea quanto, pur non facendo nulla di particolare, il giovane Ian sia magicamente capace di cacciarsi in pasticci più grandi di lui, come se fosse una calamita per piccoli e grandi disastri.

Nella terza stagione di Outlander, tratta da Voyager, gli spettatori assistono alla nascita di questo personaggio: è il bambino che Jenny da alla luce nella seconda puntata, nel periodo in cui Jamie vive nascosto nella grotta vicino a Lallybroch. A poche ore di vita il giovane Ian vive già il suo primo impiccio: Jamie si nasconde, durante una perquisizione a sorpresa dei soldati inglesi, senza ricordarsi di averlo in braccio, e costringendo Jenny a inventarsi una morte prematura del neonato... che invece è vivo e vegeto nelle braccia dello zio. Lettori e spettatori ritrovano il giovane Ian molti anni dopo, ormai adolescente. In particolare, sia nel libro sia in tv il personaggio riappare poco dopo la reunion di Claire e Jamie, quando irrompe al bordello in cerca di Jamie e si imbatte nella zia Claire – che ovviamente non ha mai conosciuto in carne e ossa, ma della quale ha molto sentito parlare. Le principali vicende che riguardano il giovane Ian sono tutte presenti nella trasposizione televisiva, anche se con qualche cambiamento piuttosto rilevante. Il principale è quel che lui fa a Edimburgo. Nella serie lui lavora di fatto a fianco di Fergus nell’attività di contrabbando di alcolici avviata da Jamie. Una cosa che nel libro non c’è assolutamente, anche perché Jamie in effetti è molto più restio a coinvolgere il giovane nipote in un’attività tanto rischiosa. La seconda differenza di rilievo riguarda la sua verginità – o meglio, la perdita di essa. In Voyager Ian ha il suo primo incontro “in senso biblico” al bordello, con una giovane prostituta. Gli sceneggiatori gli regalano invece una prima volta più politically correct e “pulita”, con una cameriera che il ragazzo incontra in un pub e che porta alla tipografia, finendo per fare l’amore con lei sul letto dello zio Jamie, poco prima che scoppi l’incendio. E proprio legata alla prima volta di Ian è un clamoroso buco nella coerenza temporale. Nel libro Ian perde la verginità a 13 anni, per la precisione un paio di settimane prima di compierne 14; ma invece nella trasposizione televisiva, nella scena in cui si presenta a Claire, lei gli chiede quanti anni abbia e lui risponde: 16. Il problema è che il giovane Ian non può avere 16 anni. Se è nato nel 1752 (come attesta inequivocabilmente il sottopancia all'inizio della seconda puntata della terza serie), nel 1766 non può che avere tra 13 (prima del suo compleanno) e 14 (dopo il suo compleanno) anni. Non ci sono altre opzioni. Insomma, sull'età del personaggio gli sceneggiatori hanno stavolta preso davvero una cantonata! Per fortuna controbilanciata dalla perizia dei responsabili del'ufficio casting: questo giovane Ian, impersonato dall'attore scozzese John Bell, è perfetto. Una curiosità: al momento delle riprese dell terza stagione Bell aveva 19 anni.

© insideoutlander

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