top of page

Un matrimonio in bianco

Frank e Claire sono marito e moglie a tutti gli effetti, nei 18 anni che trascorrono insieme a Boston? Fanno l'amore? La natura della relazione tra i coniugi Randall, in particolare della questione del “dovere coniugale”, è uno degli scostamenti più decisi e significativi della terza stagione di Outlander rispetto al libro da cui è tratta, Voyager (in italiano, nei due tomi “Il cerchio di pietre” e “La collina delle fate”).

Quando Claire torna nel Novecento, incinta di Brianna, ha trent'anni. Ovviamente il fatto di portare in grembo il figlio di un altro uomo pone un inevitabile freno a eventuali contatti fisici con Frank: sia nel libro sia nella trasposizione televisiva viene esplicitamente chiarito che non ci sono stati rapporti sessuali durante la gravidanza. Peraltro, nel libro si aggiunge un fattore medico piuttosto rilevante – Claire ha una gravidanza difficile, con rischio di perdere il bambino – che rinforza ancor di più la impossibilità di contatti fisici in quel periodo. Poi, a novembre 1948, nasce Brianna. Tre mesi dopo il parto qualcosa scatta. Nella serie TV è il desiderio di Claire che si risveglia. Gli spettatori la vedono ansimante nel letto immaginare Jamie nudo, il respiro pesante, una mano stretta al cuscino, l'altra sotto il lenzuolo: si sta toccando pensando a lui. Qualche notte dopo, Claire decide di svegliare Frank e proporgli, con l'ambivalente invito “I miss my husband” (mi manca mio marito), di fare l'amore. Invito prontamente accettato. In una scena successiva, dopo aver congedato i vicini invitati a cena, Claire e Frank si ritrovano davanti al caminetto e lei lo provoca, sfilandosi le mutandine da sotto il vestito. Finiscono a terra, in un amplesso focoso che però viene interrotto da Frank all'improvviso. È turbato perché Claire chiude gli occhi quando si accosta a lui. Sente che lei pensa a Jamie mentre fanno sesso. È geloso. Non ne scaturisce niente di buono. La fine della seconda puntata mostra Claire e Frank nella stessa stanza da letto, ma con lettini singoli gemelli. La circostanza di per sé non significherebbe per forza la fine dei loro rapporti fisici – molte coppie sceglievano allora, e scelgono ancor oggi, letti e addirittura camere separate, pur mantenendo viva la relazione sessuale – ma l'intento degli sceneggiatori è proprio quello di segnare la separazione fisica tra loro due. Nella terza puntata, che copre un periodo lunghissimo (indicativamente dal 1956 al 1966), emerge che Claire e Frank vivono da separati in casa. Non hanno più alcun rapporto fisico, non fanno più nulla insieme (nemmeno un cinema! Nemmeno la cena per festeggiare la laurea di Claire!), e addirittura hanno stabilito un accordo (proposto da Claire!) che permette loro di vedere, con discrezione, altre persone. La vita coniugale di Claire e Frank è quindi un incubo. Non solo non c'è più amore, ma non c'è nessuna tenerezza, nessuna complicità, nessuna condivisione. Claire diventa in pratica una monaca, tutta concentrata sul lavoro di medico e sulla figlia Brianna, senza nessuno spazio per la sfera della sensualità. Frank, dal canto suo, va a cercare sesso e amore altrove, e addirittura da un certo punto in poi imbastisce una relazione con un'amante fissa. Il matrimonio dei Randall, nella serie TV, è un fallimento totale. Claire e Frank hanno abdicato, ciascuno richiudendosi nella sua torre d'avorio. Si tratta di un enorme, fastidioso, crudele cambiamento rispetto al libro. Nel romanzo Claire e Frank hanno una vita coniugale burrascosa, ma sono davvero marito e moglie per 18 anni. Fanno l'amore, di certo, senza soluzione di continuità. Questo emerge non solo in Voyager, dove Gabaldon narra della prima volta in cui Frank si accosta a Claire dopo il suo ritorno; una scena di disturbante sensualità, in cui lui le succhia un seno troppo colmo di latte per alleviarle il dolore, e da lì riparte la condivisione della loro intimità. Nei libri successivi viene più volte chiarito che Frank e Claire hanno avuto, durante il loro matrimonio, una vita sessuale decisamente attiva: addirittura in un passaggio di Tamburi d'autunno Claire ricorda che, quando Frank tornava tardi la notte e lei sospettava che fosse stato con qualcuna delle sue amanti, lo ”testava” con delle avances sessuali – come per segnare il proprio territorio. Perché la trasposizione televisiva ha scelto invece la strada del matrimonio bianco? L'unica spiegazione plausibile è che abbiano voluto omologare Claire a Jamie. Poiché lui vive vent'anni in un'astinenza sessuale pressoché totale, gli sceneggiatori hanno forzato la trama per far vivere Claire nella stessa condizione. Se lui non fa l'amore con altre nel Settecento, allora nemmeno Claire deve far l'amore nel Novecento. Si tratta di una scelta puerile, che sembra purtroppo presa apposta per lisciare il pelo a quella parte di pubblico bacchettone che non tollera di vedere i suoi beniamini, Claire e Jamie, insieme ad altri partner. Una scelta che ha una conseguenza davvero brutta: tradisce l'essenza del personaggio di Claire. Che è profondamente, saldamente consapevole del suo corpo, dei suoi bisogni fisici, della sua sfera erotica. Claire è una donna estremamente sensuale, le piace fare l'amore, provare piacere. Farla vivere in astinenza per quasi vent'anni, pur avendo un marito accanto a lei, è davvero una scelta sciagurata. © insideoutlander

You Might Also Like:
bottom of page