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La community

Se ci si fa stregare dalla saga Outlander, e si comincia a cercare sul web informazioni e curiosità, si entra in un mondo parallelo: quello dei fan. Il numero di siti, forum, blog a tema Outlander è vastissimo, e si trova davvero di tutto. In inglese, prevalentemente - in italiano c'è pochissimo, a parte Outlander Italy che è un po' la base della community italiana, e rilancia-traduce molte notizie che appaiono in Rete in inglese.

Alcuni siti mi hanno colpita per la loro originalità. C'è una professoressa americana in pensione (di sé racconta di aver insegnato anatomia per oltre 40 anni) che con lo pseudonimo di Outlander Anatomist ha messo su un sito che si chiama appunto Outlander Anatomy: in pratica usa la saga come spunto per lezioni di anatomia, vere e proprie dissertazioni in cui i particolari anatomici dei personaggi (lei non si riferisce mai agli attori) fungono da immagini esemplificative... e da catalizzatori di attenzione. “Human Anatomy taught through the lens of the Outlander books by Diana Gabaldon and the Starz television series”: particolarmente gustose le puntate sull'anatomia di un bacio , quella sul collo (a partire dal modello di quello, magnifico, di Claire), e naturalmente quella dedicata a come innamorarsi rimettendo a posto una spalla lussata.

C'è poi una umorista incredibile, Connie, che sul suo blog Killing time (non dedicato esclusivamente ad Outlander, comunque) rivisita scena per scena le puntate delle serie attraverso dei fotogrammi commentati, inframezzati da suoi brevi testi – lei li chiama “photo recap”. La puntata del matrimonio – spalmata su tre post – fa letteralmente piegare in due dal ridere: l'ironia è incredibile, eppure assolutamente rispettosa. Prendiamo ad esempio il fotogramma qui a fianco, tratto da un momento della cerimonia di matrimonio; il commento dell'autrice focalizza il personaggio secondario, il prete, e il suo entusiasmo per aver estorto a Dougal, in cambio della disponibilità a celebrare la funzione in fretta e furia, la promessa di installargli delle finestre. Detta così non fa ridere; ma guardate l'immagine – o ancor meglio, l'intera sequenza – e lo farete! Oppure, più immediato, il commento al fotogramma in cui Claire guarda Jamie, dopo che lui le ha chiesto se vuole andare a letto... o a dormire.

Si capisce che l'autrice scherza su qualcosa che ama profondamente. E di cui ha anche una conoscenza fuori dal comune: lo si nota per esempio in questo screenshot, tratto dalla scena in cui Jamie tocca i capelli di Claire e ne loda il colore. Perché scrive “mo duinne”, lo barra e corregge in “mo nighean donn”?

Perché per i primi due libri Diana Gabaldon aveva scelto “mo duinne” come soprannome gaelico intimo con cui Jamie chiamava Claire. Poi sventuratamente qualche esperto di lingua gaelica ha eccepito che quelle due parole non fossero proprio la traduzione corretta per quel che l'autrice voleva esprimere (il significato “mia bella brunetta”), e dunque a partire dal terzo libro della saga, “Voyager”, Gabaldon ha deciso di adottare la formula “mo nighean donn”.

Gli sceneggiatori hanno dunque subito abbracciato la versione “corretta”, e dunque nella serie “mo duinne” non esiste. Questo fotogramma commentato racconta tutto questo in un colpo d'occhio. Interessante anche il blog di un'esperta di letteratura inglese – a sua volta autrice, sotto lo pseudonimo di Cara McKinnon,di romanzi in costume che promuove tra le pagine – fin dal titolo Outlander spoilers chiarisce che i contenuti dei suoi testi sono tutt'altro che spoiler-free. Nella pagina delle FAQ l'autrice, forte della sua conoscenza iperapprofondita sia degli otto libri finora usciti sia delle due stagioni della serie TV, si presta a rispondere alle domande che possono venire ai lettori / telespettatori meno esperti. Ci sono addirittura blog sulle ricette di cucina tratte da Outlander. Poi ci sono i siti ufficiali e“ufficiosi”, come Outlander Community, che contiene moltissimi dettagli del “making of“ delle puntate: dallo straordinario lavoro della costumista Terry Dresbach, alle scenografie, agli effetti speciali. Su Youtube si trovano ancora gli spassosi video realizzati per il lancio della prima stagione, con gli attori scozzesi del cast (fino ad allora sconosciuti), Sam Heughan in testa, che danno lezioni di gaelico e pronuncia scozzese. Senza contare, naturalmente, tutti quelli che offrono recensioni dei libri, o delle singole puntate della serie, o addirittura speculazioni su come Starz organizzerà il materiale dei singoli libri all'interno delle stagioni, cosa taglierà e cosa lascerà. Per i veri e propri “malati” ci sono i podcast ufficiali: file audio in cui il produttore della serie, Ronald D. Moore, commenta in diretta la proiezione di ogni puntata dialogando di volta in volta con il regista o lo sceneggiatore che l'ha realizzata, spiegando le scelte filmiche, raccontando aneddoti e dietro le quinte. Alcuni di questi podcast fanno anche parte dei “contenuti speciali” dei dvd di Outlander. In generale, il mondo dei e per i fan di Outlander è davvero ricco di sorprese.

© insideoutlander

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