Per seguire la storia di Outlander è indispensabile avere ben chiaro lo schema temporale; soprattutto considerando che via via che la narrazione procede, un libro dopo l'altro, nuovi particolari e personaggi si aggiungono.
Ma diciamolo subito: qualche errorino e qualche svista capitano, alla Gabaldon (editor, dove eravate?) e tantopiù nella trasposizione televisiva, che deve conciliare i tempi narrati nel libro, già complessi, con la necessità di coerenza con le modifiche apportate in sceneggiatura. Ho pensato dunque di focalizzare sopratutto le età dei due protagonisti. In linea più generale, è bene ricordare che:
Claire nasce nell'ottobre 1918 in Inghilterra; figlia unica, resta orfana di entrambi i genitori a cinque anni. Viene cresciuta dallo zio Lambert, archeologo, che la porta con sé nei siti archeologici e le regala un'infanzia fuori dal comune. Si sposa nel 1937 e durante la II^ guerra mondiale vive separata dal marito Frank Randall, entrambi assegnati ai loro compiti. Claire in particolare lavora in un ospedale da campo in Francia. A guerra finita, nel 1945, i coniugi Randall si ritrovano con una seconda luna di miele in Scozia, dove avviene per caso il passaggio nel tempo di Claire attraverso le pietre. Claire sbarca nel Settecento nel 1743. Jamie nasce nel 1721 a Lallybroch, terzo figlio di Brian Fraser ed Ellen Mackenzie. Ha un fratello più grande di cinque anni, William, che lui adora e che però muore a 11 anni. Ha una sorella di due anni più grande di lui, Jenny. La madre muore di parto quando lui ha otto anni. Il padre muore d'infarto quando lui ha circa 17 anni. Fino ai 14 anni Jamie vive a Lallybroch, poi passa un paio d'anni con la famiglia dello zio materno Dougal Mackenzie e a Parigi, per completare la sua formazione, ospite dello zio paterno Jared Fraser. Il periodo a Parigi gli permette di sviluppare la conoscenza di più lingue (parla francese perfettamente). © insideoutlander