Nel libro, al momento dell'inizio della narrazione Claire ha 26 anni e mezzo. Sposata con Frank da quando ne aveva 19, dal 1° maggio 1945 arriva al 1° maggio 1743 conservando i suoi 26 anni e mezzo. La sua data di nascita precisa è 20 ottobre 1918. Claire dunque festeggia il suo 27esimo, 28esimo e 29esimo compleanno nel Settecento – precisamente nell'ottobre 1743 (appena dopo il processo per stregoneria), 1744 (appena rientrata dalla Francia) e 1745 (nel pieno corso della rivoluzione giacobita in Scozia).
A causa dello slittamento di sei mesi deciso dagli sceneggiatori per ovviare allo strafalcione storico delle prime pagine di Outlander (a fine aprile del 1945 la seconda guerra mondiale non era ancora finita), invece, nella serie TV Claire arriva nel Settecento a 27 anni appena compiuti: la data del suo primo viaggio attraverso le pietre di Craigh na dun è infatti il giorno dopo Halloween, dunque il 1° novembre 1743. Quando si sposa con Jamie, nel libro ha 26 anni e mezzo (il matrimonio ha luogo un mese e mezzo dopo il suo sbarco nel Settecento, intorno al 15 giugno del 1743). Nella serie ha poco più di 27 anni. Nella trasposizione televisiva la tempistica rimane la medesima, dunque matrimonio circa un mese e mezzo dopo il primo incontro – solo che, dato che nella serie Claire arriva nel Settecento il 1° novembre, il matrimonio avviene a metà dicembre. Attenzione però. Tutti questi calcoli sono giusti, e sono basati sull'incrocio delle informazioni contenute nelle fonti “primarie”, cioè l'edizione americana da cui sono discese tutte le traduzioni in altre lingue diverse dall'inglese, e su cui è basata la serie tv. Ma nell'edizione UK del primo romanzo di “Outlander” (in una versione rimaneggiata, tagliata e “censurata” rispetto al testo originale, intitolata “Cross Stitch”) incredibilmente la data di avvio della storia è mutata dal 1945 al 1946. Ciò significa che Claire torna indietro nel tempo di 203 anni; quando passa attraverso le pietre ha già 27 anni, e ne compie 28, 29 e 30 durante il suo periodo nel Settecento. Anche in questo caso, la modifica ha l'intento di intervenire per sanare lo strafalcione della data di fine della guerra. Così spiega Diana Gabaldon nelle FAQ del suo sito ufficiale: «differences between the British edition of the books (which begin in 1946) and the American ones (which begin in 1945). The reason being that the American book was already in galleys when we sold “Outlander” in the UK. The difference occurred after Reay Tannahill, a Scottish historical author who kindly proofread “Cross Stitch“ before it was published in the UK, said that 1946 would have been a more accurate representation of conditions as I described them in Scotland. So I changed the date – but the Americans wouldn’t let me change it for Outlander, saying that this would involve re-working all the dates, which would mean re-copy-editing the whole thing, and they didn’t want to do that». Non che ci fosse bisogno di una scrittrice scozzese esperta di storia per scoprire che la II^ guerra mondiale, in Europa e dunque anche in UK, finì nel maggio del 1945 – e dunque che ambientare la seconda luna di miele dei coniugi Claire e Frank Randall nell'aprile del 1945, sostenendo che la guerra fosse in quel momento già finita, non era matematicamente possibile. In ogni caso, è probabile che, al momento della pubblicazione (nel 1991), avendo venduto i diritti della prima trilogia Gabaldon non avesse grandissima voce in capitolo, e abbia dovuto accettare obtorto collo la strana situazione per cui il suo stesso libro fosse pubblicato, in UK, con significative differenze rispetto all'originale (non solo la data di partenza della protagonista dal Novecento: “Cross Stitch” è molto diverso da “Outlander” – una blogger americana si è divertita a mettere a confronto i due testi). È altrettanto probabile, verosimilmente, che nessuno si aspettasse che questo libro avrebbe venduto milioni di copie in tutto il mondo; forse, in questa prospettiva, le case editrici avrebbero fatto attenzione a mettere in commercio un testo univoco, e quanto più accurato possibile. Ma la storia non si fa con i se e con i ma. E in ogni caso, oggi possiamo dire che queste incongruenze non hanno nuociuto al successo del libro. © insideoutlander