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Duca di Sandringham

Qui gli sceneggiatori migliorano notevolmente il materiale rispetto a “La Straniera”, tagliando una delle scene peggio riuscite dell'intero romanzo, e cioè quella in cui Jamie racconta in pubblico, di fronte a tutti nel salone del castello di Leoch, le avances subite qualche anno prima dal duca di Sandringham, omosessuale.

Un racconto decisamente poco credibile, tanto più perché iper dettagliato. Ragioniamo: il duca è un personaggio dell'altissima nobiltà inglese, è atteso come ospite al castello, e Jamie – il nipote del padrone del castello – di fronte a numerosi testimoni potrebbe prendersene gioco in maniera così offensiva, evidenziando una natura che all'epoca era non solo considerata disdicevole e immorale, ma anche illegale? Rischiando che qualcuno vada a riferire al Duca i suoi racconti, e di subirne le ritorsioni? Per giunta in un momento in cui lo stesso Jamie progetta di rivolgersi al duca, per chiedergli di intercedere per aiutarlo a dimostrare la sua innocenza dall'accusa di omicidio di un soldato inglese, e far annullare la taglia sulla sua testa? Gli sceneggiatori hanno fortunatamente individuato l'estrema debolezza della scena, e hanno tagliato tutto, lasciando solo un fugacissimo riferimento di Dougal alla propensione del duca verso i giovincelli, nella nona puntata, in una scena ambientata nella stanza privata di Colum; e nella puntata successiva una menzione da parte di Jamie, solo di fronte a Claire e Murtagh, delle avances subite e respinte in passato. Al contrario, il personaggio di Sandringham viene valorizzato dalla serie TV, introducendo scene ex novo non presenti nel libro: l'incontro privato con Claire al castello e la conseguente “trattativa” tra loro, così come l'accordo tra lui e Jamie sul duello con la successiva rissa nel parco, nella decima puntata, nel libro non esistono. © insideoutlander

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