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Diana Gabaldon

Chi è Diana Gabaldon? Ovviamente é la signora di Outlander: la scrittrice che ha dato vita al mondo di Jamie e Claire sulla carta. Ma è anche la consulente n. 1 della serie televisiva. E nella seconda stagione è addirittura l'autrice della intera sceneggiatura di una puntata (la n. 11).

Non solo: Diana Gabaldon appare in Outlander come attrice! Il produttore Ronald D. Moore l'omaggiata regalandole un piccolo ruolo-cameo, nella quarta puntata della prima stagione (quella del raduno per il giuramento al capoclan Mackenzie). Gabaldon è una delle donne che assiste al giuramento dalla balconata; ha uno scambio di battute con Mrs. Fitzgibbons, in cui si complimenta per l'organizzazione impeccabile del ricevimento, e anche una battuta all'interno di un dialogo tra Claire e Murtagh, poco più in là. La storia della Gabaldon é affascinante (del resto, non lo sono tutte le storie degli scrittori che dal nulla fanno boom con il primo libro e lo trasformano in una serie? JK Rowling con “Harry Potter” docet...). Decisamente più colta della media degli americani – il padre era un senatore dello stato del Texas – laureata in biologia, ha insegnato all'università fino a 38 anni. A un certo punto ha deciso di cominciare a scrivere un romanzo, “come esercizio, senza intenzione di pubblicarlo” racconta lei. Scegliere di ambientarlo nelle Highlands scozzesi è stato un puro caso – lei ammette candidamente che non aveva mai messo piede in Scozia prima della pubblicazione del libro, e ricorda di essere stata ispirata semplicemente dal personaggio di uno scozzese col kilt visto in una puntata del serial “Doctor Who” – ma poi evidentemente l'ispirazione ha preso il sopravvento, se il risultato è appunto un romanzo, “La Straniera”, che ben lungi dal rimanere nel cassetto di casa sua ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.

Sembra evidente che Gabaldon abbia incontrato sulla sua strada qualcuno che ha fortemente creduto in lei e in Outlander, fin dal primo momento: non si spiegherebbe altrimenti, infatti, la circostanza per cui lei già prima dell'uscita del primo libro avesse tra le mani un contratto per una trilogia – con l'impegno dunque di scrivere almeno altri due romanzi con le vicende di Claire e Jamie. Né tantomeno la sua decisione (altrimenti piuttosto avventata...) di lasciare praticamente subito il lavoro all'università per diventare scrittrice a tempo pieno. L'autrice stessa svela, nelle FAQ del suo sito ufficiale, che questa persona infatti esiste: si tratta del suo agente, che l'ha “scoperta” casualmente e ha cominciato a rappresentarla ancor prima che lei finisse il primo dei romanzi. È interessante notare che quando Gabaldon ha scritto i primi tre tomi di Outlander – “La Straniera”, “Dragonfly in amber” e “Voyager“ – aveva tra i 35 e i quarant'anni. Ciò significa che fin da subito ha immaginato una storia che ruotasse intorno a personaggi “maturi”, pur non essendo ancora arrivata lei stessa a quell'età. Infine, una osservazione sulla sua notorietà. Il successo per lei è arrivato già negli anni Novanta: già prima che Outlander diventasse una serie TV, lei aveva venduto quasi 10 milioni di copie sommando a “La Straniera” tutti gli altri romanzi della saga. Era dunque già una scrittrice di successo, impegnata nella promozione dei suoi libri e nella gestione del suo nutrito fan club. Innegabilmente però la trasposizione televisiva del suo mondo letterario l'ha resa ancora più famosa. Oggi è a tutti gli effetti una star di Outlander: è interessante vedere come Starz (casa di produzione e canale paytv che produce la serie) e tutta la promozione ufficiale e ufficiosa sui social network di Outlander la coinvolga, al pari degli attori, costruendo per lei delle grafiche speciali e valorizzando ogni sua uscita. Ed è spassoso leggere i suoi scambi con gli attori principali, Sam Heugan e Caitriona Balfe in testa, su Twitter!

In sostanza, Diana Gabaldon rappresenta il sogno di tutti i produttori (nella foto a fianco, è con Ron D. Moore) che decidono di fare una trasposizione filmica di un libro: offre massima collaborazione, non pone veti su eventuali modifiche apportate in fase di sceneggiatura rispetto al suo scritto originale, e anzi cerca di incitare i suoi fan a seguire la serie con occhi positivi, ”mettendo giù il libro“ ed evitando di restarci male per eventuali infedeltà o incongruenze. Del resto, prosaicamente, non si può ignorare che Gabaldon abbia ottenuto uno straordinario beneficio dalla serie TV: “La Straniera” è tornato prepotentemente nelle classifiche dei libri più venduti, e dal 2014 (anno di uscita della prima stagione della serie) a oggi i libri della saga Outlander in tutto il mondo hanno venduto quasi altri 20 milioni di copie, grazie al traino della notorietà televisiva. Un gioco win-win che ha permesso a milioni di persone di entrare in contatto con un prodotto di enterteinment di altissimo livello, sia nella sua forma letteraria sia in quella televisiva. Con la speranza che chi ha letto i libri guardi la serie TV, e viceversa! © insideoutlander

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